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“Facciamo Squadra”, il podcast del progetto «Donne in Meta», affronta il tema dell’importanza di fare squadra con storie di sport raccontate dai loro protagonisti per sottolineare come il ruolo della squadra sia importante per avere le migliori prestazioni in campo sportivo ma anche nella vita di tutti i giorni, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà, anche quando hai a che fare con un tumore come quello al seno triplo negativo metastatico. In questo caso la squadra è composta da familiari, persone care, medici, personale infermieristico e Associazioni Pazienti, ed è quella che serve per essere più forti nell’affrontare giorno dopo giorno la malattia.
Avere una rete di supporto è molto importante per una donna che sta combattendo contro il tumore al seno, di qualsiasi tipo esso sia. Per questo, alcuni atleti e sportivi hanno accettato di raccontare in questo podcast come la forza del gruppo li ha resi a propria volta più forti.
Il podcast è condotto da Marco Bortolami Ambassador della Campagna ed ex giocatore della Nazionale Italiana di Rugby.
Disponibile sulle principali piattaforme gratuite.
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KATIA AERE
“Siamo noi che siamo ammalati, siamo noi che stiamo lottando, che decidiamo per noi stessi, prima di tutto, però quello che ci arriva dall’esterno, il sostegno che ci arriva dai familiari, dai medici, dai fisioterapisti è fondamentale. Ed è l’approccio che noi abbiamo con loro che molto spesso può far la differenza.”
SARA BARATTIN
“Andrea è da quando è arrivato ad allenarci che ce lo dice, ha fatto in modo che tutte noi avessimo lo stesso obiettivo e che credessimo tutte nell’obiettivo e nella forza del nostro gruppo. Infatti, ogni tot ci ripete che insieme siamo forti.”
MAURIZIA CACCIATORI
“Ho sempre pensato che in qualsiasi momento sarei dovuta rialzarmi con le mie forze e questo è stato un concetto che ho allenato fin da ragazzina. Però nello stesso tempo ho avuto delle figure molto importanti che a mio avviso sono state i miei allenatori, i miei coach, e le mie compagne di squadra. E quindi, quando mi sentivo giù di morale o quando non mi sentivo magari anche all’altezza della situazione, chiedevo aiuto.”
MARTÍN CASTROGIOVANNI
“Per me veramente è stata la squadra quella che mi ha sempre aiutato nei momenti di difficoltà, perché comunque io vivevo quello spogliatoio come nessun altro. Io ho giocato 17 anni a rugby nei quali avevo 1 giorno libero forse la domenica libera e dopo stavo sempre in squadra nello spogliatoio dalle 8 del mattino fino alle 6 del pomeriggio. Per me la squadra è sempre stato tutto, quel posto dove io ho ritrovato sicurezza più che altro che mi ha aiutato veramente a crescere. Per me è stato veramente così.”
LUIGI DATOME
“Tutti lo dicono, il gruppo, il gruppo, il gruppo, però secondo me, personalmente, il gruppo non è tanto andare fuori a mangiarsi la pizza, a bere una birra assieme, ma è quanto hai voglia di sacrificarti in campo l’uno per l’altra, quanto hai voglia di toglierti una parte del tuo ego per fare esaltare qualcun altro.”